Giornata Solidale: all’IPM di Quartucciu la Cooperativa 3A di Arborea
Si è tenuta all’IPM di Quartucciu una piacevole mattinata che ha visto coinvolta una rappresentanza della Cooperativa 3A di Arborea.
La più importante realtà agroalimentare sarda, che occupa una posizione di rilievo nazionale nel mercato lattiero caseario, ha partecipato alla Giornata Solidale con diversi dipendenti operanti nelle diverse aree: per tutti loro un’occasione di arricchimento e di sperimentazione della filosofia aziendale.
L’iniziativa, organizzata come da prassi grazie alla stretta collaborazione tra la Direzione dell’Istituto Penale per i Minorenni e la Fondazione Carlo Enrico Giulini, è stata contraddistinta da un incontro di calcio a 5 tra i dipendenti della Cooperativa e i ragazzi della struttura. A seguire il consueto pranzo conviviale, con diversi prodotti realizzati con latte 100% sardo.
Al termine della Giornata Solidale un bellissimo momento di restituzione, durante il quale i partecipanti hanno condiviso le loro emozioni.
Così Mario Landriscina, Direttore Vendite della 3A: “Oggi non è sembrato di stare in carcere ma a casa. Attraverso lo sport, elemento di aggregazione e socializzazione, si è creato uno splendido clima non tra lavoratori e detenuti, bensì tra ragazzi e ragazze. Non è emerso alcun pregiudizio, al contrario è stato tutto molto naturale. È stata una giornata di spontanea cooperazione e di gentile e serena integrazione sociale”.
Queste, invece, le parole di Ilaria Nardi, Presidente della Fondazione Carlo Enrico Giulini: “È bello vedere il forte coinvolgimento dei ragazzi e delle aziende. Il nostro è un progetto che cresce nel tempo e che consente anche agli altri progetti realizzati con i preziosi partner di prendere slancio. Nel nostro piccolo cerchiamo di portare benefici e benessere ai giovani dell’Istituto.”
Tra i partecipanti alla mattinata solidale anche Carla Puligheddu, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Sardegna: “È la mia seconda visita all’IPM di Quartucciu. Spero che i progetti di vita dei ragazzi stiano proseguendo e che possano andare al più presto a compimento. Oggi ho avuto modo di dialogare con alcuni di loro. Quella creata da tutti coloro che lavorano in questo Istituto è una rete umana e sociale, noi Istituzioni vogliamo dare testimonianza di vicinanza nei confronti dei ragazzi, trasmettendo loro il mondo che c’è fuori e che si prepara a riaccoglierli.”